Il trenino della Lama

Per rendere più conveniente e rapido il trasporto di legname tagliato nel versante romagnolo delle Foreste Casentinesi nel 1900 il Cav. Tonetti e quindi la Società Anonima Industrie Forestali, proprietari della Foreste dal 1900 al 1914, costruirono una ferrovia Decauville di quasi 20 km. dalla Lama al Cancellino. 

Essa seguiva lo stesso percorso della stradella che collega ancora oggi queste due località. La stessa casa al Cancellino fu costruita in quel periodo per servizio come stazione di arrivo della Ferrovia e del ricovero delle piccole locomotive. Con questa ferrovia veniva esboscata la legna del versante romagnolo che prima doveva invece risalire, trainata dai bovi ripide Vie dei Legni.

La legna, superato il crinale dell'Appennino, discendeva il versante Toscano sino a Pratovecchio e a Poppi. La Ferrovia ha funzionato anche successivamente quando la Foresta diventò proprietà dello Stato. I vagoncini della ferrovia erano trainati da piccole locomotive a vapore alimentate a legna. Ogni viaggio la locomotiva trasportava 3 ÷ 5 mc. di legna ed al massimo faceva 3 viaggi al giorno lungo il percorso tra la Lama e il Cancellino.

In località Pian della Saporita c'era il rifornimento di acqua e legna, in tale località vi era anche l'unica possibilità di scambio trai convogli provenienti da sensi opposti, ciò grazie al raddoppio dei binari. Dal Passo Lupatti al Cancellino, tutto in leggera discesa la marcia dei carrelli doveva essere rallentata da operai detti "frenatori". Durante il periodo di attività furono usate 3 locomotive che gli operai avevano chiamato: SABA, FIOIA e ARCHIANA (più grossa).

Un altro tratto di ferrovia era programmato anche nella foresta Campigna, da Pian del Grado al Passo della Calla, ma non fu eseguito. La Ferrovia fu smantellata nel 1920 per l'avvento degli autocarri che permettevano un trasporto più economico.

Testimonianza al Ponte Camera 14° km. della strada tra Cancellino e la Lama, i parapetti del ponte sono fatti con le rotaie della vecchia ferrovia. Ancora, un pezzo dei binari è custodito al Museo forestale "Carlo Siemoni" di Badia Prataglia e una vagoncino con binari si trova proprio al Cancellino