Museo e Arboreto Carlo Siemoni

 

Per lo studio delle piante, o meglio di quel ramo della scienza biologica noto come botanica, ci siamo da sempre serviti di sistemi di raccolta e di conservazione di specie vegetali essiccate, che  vengono mantenute in appositi ambienti chiamati erbari, onde costituire una documentazione inalterata nel tempo, riproducente le caratteristiche peculiari delle stesse e da utilizzare nella ricerca sistematica. 

Analogamente ci siamo serviti della coltivazione su piccola scala di individui vegetali vivi, particolarmente curati in terreni opportunamente adattati quali gli orti botanici, i giardini, gli arboreti , gli impianti di acclimatazione o più in generale le collezioni dendrologiche.

Per conoscere meglio gli organismi vegetali e studiarne in maniera approfondita la biologia, è indispensabile la disponibilità di campioni viventi, ai fini della ricerca scientifica sul comportamento, lo sviluppo e l'evoluzione degli stessi. 

Uno degli impianti che merita particolare attenzione è la collezione dendrologica di Badia Prataglia, ubicata in un'area adiacente al locale Posto Fisso del Corpo Forestale dello Stato, e meglio conosciuta con il nome di "Arboreto Carlo Siemoni".

Abbiamo cercato di sintetizzare alcuni degli aspetti salienti quali l'aspetto geologico, la storia, le varietà vegetali  ospitate,  e altre notizie necessarie per capire il significato di questi straordinari raccoglitori: la collezione dendrologica ed il museo Carlo Siemoni di Badia Prataglia.